Negroni Draft: un omaggio a Matteo Mevio by shane eaton

Spesso io e Matteo Mevio uscivamo a prendere una birretta dopo il lavoro. Chiacchieravamo di pizza, calcio e vita. Una volta ho portato Matteo al 1930, il mio locale preferito a Milano, di cui sono ambassador. Ero felice di vederlo innamorarsi di un luogo a cui tengo così tanto. Gli ho anche regalato il menù del locale che avevo tradotto in inglese all’inaugurazione di Marghe 2. Matteo mi disse che l’esperienza al 1930 l’aveva ispirato, dandogli l’idea di creare un cocktail capace di sposare il gusto della sua amatissima pizza Margherita.

Ho raccontato l'idea di Matteo a sua mamma Antonella che ha subito pensato di affidarne la realizzazione a Luca Corradini, bartender di fama internazionale.

Luca, come Matteo, nasce a Tirano e vede realizzato il suo talento a Londra. Luca lavora con successo al Savoy e all'Oriole bar (incredibilmente scopro che ha lavorato anche al Keefer Bar di Vancouver, la mia città di nascita); a Londra Matteo lavora con successo al Santa Maria, Franco Manca e Pizza Pilgrims.

Luca e Matteo, pur avendo personalità diverse, sono accomunati da straordinaria passione, sensibilità, umiltà e valori autentici.

Ho conosciuto Luca al concerto dedicato a Teo, dove ha presentato il suo cocktail, Negroni Draft, ad un pubblico emozionato.

Il drink Negroni Draft si ispira alla vita di Matteo e delle persone che gli hanno voluto bene. Rimanda al prezioso momento dell'aperitivo, tempo di condivisione e amicizia.

Il Negroni è forte e deciso come Matteo; è rosso come la passione che Matteo metteva nell'arte di vivere la vita e il suo lavoro. E' dolce e generoso, come Matteo, dal retrogusto amaro, come talvolta la vita.

Il conte Camillo Negroni, di cui il grande aperitivo classico porta il nome, ricorda Matteo: intraprendente, dal palato fino e apprezzante, un curioso viaggiatore.

La base del Negroni Draft è quindi un classico tutto italiano, rivisitato in alcuni dettagli cari a Matteo: Scotch whisky invece del Gin, distillato di birra il cui processo di produzione aveva affascinato Teo, un tocco di Taneda (o, in mancanza, Genepi o Yellow Chartreuse), omaggio alle bellissime vette della Valtellina, topping di schiuma di birra ("Draft" significa ”alla spina”), ideale accompagnamento di ogni pizza, a rendere generoso e delicato il primo sorso per poi lasciare spazio ad un retrogusto amaro e deciso e, per concludere, il profumato richiamo dell'origano secco, omaggio alla Campania, Terra Madre della pizza napoletana. Facoltative, ma di grande effetto, minute pepite di carbone vegetale, ad evocare la magia del forno della pizza e del Vesuvio.

Ricetta

  • 1 parte vermouth rosso
  • 1 parte scotch whisky
  • ½ parte Campari
  • ½ parte Taneda
  • Schiuma della birra preferita

Gli ingredienti vanno mescolati e versati in un bicchiere rock con ghiaccio in abbondanza, aggiungendo la schiuma della birra preferita e l'origano solo alla fine.

Nello spirito di Teo's Lads, associazione no profit creata dagli straordinari amici d'infanzia di Teo, Negroni Draft sarà sulla carta di alcuni locali testimonials in Valtellina, Milano, Londra e altri luoghi del mondo; per ogni drink venduto, un euro sarà devoluto in beneficienza.

Negroni Draft è un cocktail sublime, perfetto anche con la pizza, frutto di amorevoli forze, visibili ed invisibili.

Grazie Luca, Teo ne è grato e fiero.

#Teovive

Grazie a Alessandro Cargnoni e Toney Teddy Fernandez per le foto. 

Matteo al 1930 (foto Alessandro Cargnoni)

Matteo al 1930 (foto Alessandro Cargnoni)

Shane e Matteo da Marghe 2 (foto Toney)

Shane e Matteo da Marghe 2 (foto Toney)

Gli ingredienti del Negroni Draft (foto Toney)

Gli ingredienti del Negroni Draft (foto Toney)

Luca e amici (foto Toney)

Luca e amici (foto Toney)

Michele Viganò (foto Toney)

Michele Viganò (foto Toney)

Luca aggiunge il Martini (foto Toney)

Luca aggiunge il Martini (foto Toney)

Luca versa il whisky nel mixing glass (foto Toney)

Luca versa il whisky nel mixing glass (foto Toney)

Luca versa il drink (foto Toney)

Luca versa il drink (foto Toney)

Antonella assaggia il Negroni Draft (foto Toney)

Antonella assaggia il Negroni Draft (foto Toney)

Carmen prova il drink (foto Toney)

Carmen prova il drink (foto Toney)

Negroni Draft (foto Toney)

Negroni Draft (foto Toney)

L'Americano delle Langhe del MaG cafe by shane eaton

4 anni fa, Flavio Angiolillo del MaG cafè ha avuto l’idea di fare un twist su un drink classico, l’Americano, che fu ideato nel 1860 al bar di Gaspare Campari a Milano. L’Americano era chiamato prima il Milano-Torino grazie ai suoi ingredienti: il Campari di Milano e il vermouth di Torino. Si aggiunge anche un po' di soda al cocktail ideale per un aperitivo.

L'origine del nome dell'Americano è un mistero. Alcuni dicono sia un omaggio a Primo Carnera, un boxer italiano molto conosciuto in America negli anni '30. La teoria più probabile è che si chiami Americano perché era molto popolare tra i turisti americani che venivano in Italia durante l'epoca del proibizionismo.

L'Americano è un cocktail ufficiale della IBA, benvoluto da tanti dei miei amici bartender per il suo gusto bitter, piacevole al palato. L’Americano è anche il padre del Negroni. Non siete ancora convinti? L'americano è stato il primo cocktail ordinato da James Bond nel film Casino Royale.

La rivisitazione di Flavio è stata ispirata dal Piemonte. Lui ha pensato di aggiungere una spuma di albume montato e aromatizzato con un liquore delle Langhe, il Frangelico, che regala al drink una delicata nota di nocciola. Ho visto il drink per la prima volta sulla serie Mixologist del Dmax, quando Flavio ha suggerito al partecipante Luca Simonetta (My Lounge, Lecco) di presentare il drink per la finale.  

Qualche giorno fa mi ero seduto al banco del MaG, e ho chiesto a Flavio di questo aperitivo particolare. Mi ha spiegato che dopo Mixologist aveva l’idea di spingere il cocktail al MaG. Poi ha scoperto che Dario Comini, il noto mixologist, aveva già un cocktail simile in lista al Nottingham forest, un Negroni preparato con un velluto di vodka e vaporizzato con l’essenza di noce. Per rispetto al grande Comini, Flavio ha deciso di lasciar perdere il suo twist sull’Americano.

Ma il drink non è stato dimenticato. I clienti del MaG, che avevano visto il drink in transmissione su Mixologist, continuavano a richiederlo. Anche se non è stato mai in lista, l’Americano delle Langhe è diventato uno dei drink più conosciuti del MaG. I bevitori milanesi hanno addirittura iniziato a chiedere la variante dell’Americano negli altri locali di Milano. E così Flavio ha deciso di cambiare idea. 

Il drink che visivamente ricorda la “Meringa della nonna” (cit. Leo Leuci) è molto particolare, quasi da meditazione, grazie ai sentori di nocciole piemontesi. Ma L’Americano delle Langhe è anche facilmente riproducibile e Flavio vorrebbe che i bartender iniziassero a farlo, nel modo giusto, nei propri locali. 

Ed ecco a voi, signore e signori, l’Americano delle Langhe…

30 mL Campari

30 mL Cinzano Rosso 1757

Spuma con l’albume d'uovo con Frangelico

Scorza di arancio

Foto da Toney, testo da Shane, aiutino da Agnese