World's 50 Best Bars by shane eaton

Il 5 Ottobre ho avuto l’onore di poter partecipare alla serata di premazione dei World's 50 Best Bars che si è tenuta al Southwark Cathedral di Londra.

Per chi non lo sapesse si tratta dell’Academy awards riguardante il mondo della Mixology.

Quest’anno la W50BB si è unita alla categoria World's 50 Best Restaurants, guidata da William Drew, il quale ha apportato diversi cambiamenti , aumentando il numero dei membri votanti, includendo nella giuria, che era precedentemente composta da soli bartenders e brand ambassador, anche giornalisti, blogger e bar fly.

L’Academy conta attualmente un numero di 505 giudici, provenienti da 55 paesi del mondo, ai quali è stato chiesto di scegliere i 7 locali migliori al mondo, con il vincolo che abbiano visitato i suddetti nell’arco degli ultimi 18 mesi.

Facendo parte dei 505 giudici sono stato invitato all’ evento del 5 Ottobre, ovviamente per l’evento era stato previsto un dress code: “cocktail dress”.

Essendo io un food & beverage blogger (e non un fashion blogger..aime’) ho drammaticamente frainteso la richiesta, per me “cocktails dress code significava “vestiti come ti vesti di solito per andare a bere un cocktail” e quindi mi sono vestito in T shirt e scarpe da tennis.

Successivamente mi sono accorto, parlando con gli altri invitati, che avevo fatto un piccolo errore di valutazione e quindi tre ore prima dell’evento cercavo ansiosamente dei jeans scuri da abbinare con la mia giacca vintage ma la cosa divertente in tutto questo “rush” è stata trovare Luke Whearty, proprietario dell’Operation Dagger, nella mia stessa situazione disperata.

Dopo aver risolto il problema del “Dress code” ci voleva assolutamente un aperitivo per iniziare la serata al meglio e quindi con la splendida compagnia di Diego Ferrari e Giampiero Francesca, abbiamo aperto le danze al “Bar Termini”, un cocktail bar specializzato proprio nell’aperitivo dove, una volta entrati, ci si sente in un atmosfera tutta Italiana e ci si dimentica di essere a Soho, Londra.

Quindi…dopo aver trovato qualcosa di adatto alla serata e dopo aver fatto un italianissimo e fantastico aperitivo (che per me ormai è diventato uno stile di vita) ecco arrivato il tanto atteso momento del gran gala’.

In un attimo mi sono ritrovato in un atmosfera magica e un po’ fusion, assolutamente seducente.

Poter vivere l’esperienza dei World’s 50 Best Bars awards per me era un sogno: tutti i miei idoli erano lì, la serata è volata tra fantastiche chiacchiere e favolosi drink...arrivati al countdown l’atmosfera è diventata adrenalinica si percepiva la tensione nell’aria. Con pathos guardavo i miei amici di Singapore, Londra, Italia e USA che soffrivano mentre speravano di sentire il loro nome.

Amazing night!

Grazie a Elisa per l'aiuto con l'articolo

Giampiero, Mauro e Diego davanti allo Swift; Shane vestito da blogger Canadese

Giampiero, Mauro e Diego davanti allo Swift; Shane vestito da blogger Canadese

Un aperitivo italiano al Bar Termini di Londra

Un aperitivo italiano al Bar Termini di Londra

In nervosa attesa

In nervosa attesa

Beato Te by shane eaton

pizza gourmet e salutare :: 8.5/10 :: €20 per pizza e birretta

Con Francesca di A Milano Puoi e la nota fitness blogger Claudia Casanova, siamo stati da Beato Te, una pizzeria in Via Sant'Anatalone 16. Hanno anche una cucina da ristorante ma chi mi conosce sa che punto più sulle pizze.

Al Beato Te puntano sulle pizze salutari, proponendo 13 impasti diversi (zero, metro, kamut, cereali, carbone vegetale, canapa sativa, ceci, gluten free, soia, integrale, pistacchio, mojito, quinoa), tutti maturati con ricette diverse!

Chiaramente al Beato Te non stiamo parlando di una pizza napoletana STG ma di una pizza “gourmet”. Ammetto che ero molto scettico sul concetto al Beato Te dato che sono un appassionato della pizza napoletana. Pensavo che al Beato Te facessero pizze fatte solo per modelle e salutisti...invece sono rimasto stupito dal gusto dei diversi impasti e delle ricette particolari. Con due forni ibridi (legna/elettrico) riescono a sfornare tantissime pizze al giorno ma garantendo una qualità costante. 

La prima pizza ad arrivare aveva un impasto di canapa sativa! Purtroppo non ci ha fatto lo stesso effetto dei brownies che mangiavo da giovane. L’impasto era profumato e soffice con ingredienti di ottima qualità: culatello, burrata affumicata, fichi secchi, noci, petali di fiori. 8.5/10

La prima pizza ad arrivare (fuori menù)

La prima pizza ad arrivare (fuori menù)

 

La mia pizza preferita della sera è stata quella di Claudia: La Giusta ha un impasto di cereali e quinoa con pomodori, rucola, culatello di Zibello DOP, pinoli e ricotta fresca (sostituita qui con la burrata salentina). L'impasto era morbido ma non gommoso con un ottimo sapore. Gli ingredienti particolari erano in perfetta armonia. 9.5/10

La Giusta

La Giusta


Albi II, la pizza di Francesca, aveva invece un impasto ai cereali (farina d'avena, farina di segale integrale, farina d'orzo, crusco di grano tenero, gemme di grano tenero, farina tipo 0) con stracciatella, spada affumicato, e crumble di mandorle tostate. Che bontà! 8/10

Albi II

Albi II

 

Mi hanno suggerito di provare una pizza con un nome particolare, La Naomi Campbell. La pizza era bellissima da vedere grazie all’impasto nero (carbone vegetale), salmone affumicato, burrata salentina, olive taggiasche, pepe nero, e basilico. Per chi ama il salmone, questa è un'ottima scelta. 8/10

La Naomi

La Naomi

Buonissimi anche i dessert!

Buonissimi anche i dessert!

In conclusione, anche se le pizze del Beato Te non fanno parte della tradizione napoletana, sono buonissime grazie ai diversi impasti salutari e ben lievitati. Il Beato Te sta un po’ fuori dal centro ma vale la pena andare per provare le loro pizze molto innovative. Magari anche perché c’è un sacco di gnocca!

Francesca e Claudia

Francesca e Claudia