magia :: voto 10/10 :: €12 per un cocktail
Agosto 2014
Sognavo di andare allo Smile Tree da quando Andrea Dracos, head barman al MAG, me l’ha suggerito 2 anni fa. Dietro il banco allo Smile Tree, c’è Dennis Zoppi, uno dei migliori barman italiani insieme a Dario Comini, Tony Conigliaro, Salvatore Calabrese e Simone Caporale.
Appena siamo entrati nello Smile Tree, ho chiesto alla cameriera per l’unico tavolo di fronte al banco. Per fortuna, il posto migliore era libero, e ci ha permesso di osservare il talentuoso Zoppi mentre preparava le sue creazioni artistiche. Andare allo Smile Tree è come trovarsi al teatro: Dennis Zoppi si muove con un ritmo perfetto mentre compone, mescola e shakera i cocktail. Lui ha una eleganza impeccabile. Sembra tutto coreografato, ma a Dennis Zoppi, questo stile viene naturale. Lui è più di un mixologist: è un alchimista che crea opere d’arte. Mi ha stupito il suo metodo per shakerare i cocktail. Il suo trademark shake verticale è bellissimo, sia per l’aspetto visivo che per quello sonoro.
Lo spazio dietro il banco non è grande. Ma Zoppi ha strategicamente appeso dal soffitto tutti gli accompagnamenti, bottiglie, e strumenti che gli servono per la preparazione dei cocktail. Così Zoppi inizia con un banco vuoto, dove può realizzare i suoi capolavori. Zoppi spesso aggiunge come contorno dei cibi che si sposano col sapore e profumo del drink. Ad esempio, delle patatine di parmigiano reggiano, fette di mela essiccata, zuccheri, frutti di bosco, biscotti, cioccolati e anche dei tartufi (ricordiamoci che non siamo lontani da Alba).
Ci ho messo 20 minuti per leggere il menù, disponibile in versione libro e tablet. Ci sono varie categorie di cocktail come “cocktail affumicati” e “stregonerie firmate”. Ma che coso prendo? Mi ispiravano tutti. Alla fine ho deciso di fidarmi della simpatica cameriera e un quarto d’ora dopo, mi ha portato una cosa scioccante: un contenitore di vetro altissimo e grosso che quasi non ci stava sul tavolo! Il contenitore, a forma di campana, serviva per affumicare non solo il cocktail a base di whiskey, ma anche l’erba selvatica sopra il bicchiere, insieme a vari biscotti e cioccolati che circondavano il cocktail. Dopo qualche minuto ho tolto cautamente la gigante campana di vetro, evitando di fare cadere due torri su cui erano appoggiati i biscotti. Il gusto del drink non ha deluso: l’affumicatura ha dato un gradevole accento alla bevanda. Zoppi mi ha servito il drink in un bicchiere pesante e grosso. Anche se facevo fatica berlo con le mie mani da pianista, il super bicchiere rendeva ancora più piacevole l’esperienza. Dentro il bicchiere, Zoppi ha aggiunto un solo pezzo di ghiaccio: un cubo bello grande, denso e trasparente: era infatti un pezzo di ghiaccio perfetto che non si scioglieva mai. L’erba selvatica appoggiata sul bordo del bicchiere era un’idea geniale perché ha tenuto il bel profumo dell’affumicatura a lungo. Forse la cosa che mi ha fatto sorridere di più erano i biscotti, che avevano un sapore delizioso grazie al fumo.
Zoppi mi ha fatto una buonissima impressione col primo cocktail. Però, mi ha ispirato per scrivere questa recensione con la sua seconda creazione. Gli avevo chiesto un Sazerac, un cocktail classico e abbastanza semplice: rye whiskey, peychaud bitters, assenzio e zucchero. Ma per Zoppi, non c’è niente di banale nei cocktail. Oltre ad aggiungere Hennessy VS cognac alla ricetta, ha usato uno strumento strano, un tipo di frusta, per dare più ossigeno al cocktail. Ha ossigenato il cocktail per 10 minuti e poi l’ha lasciato riposare per 5 minuti. Questo tocco di genio ha fatto la differenza: il Sazerac migliore che abbia mai bevuto. Nonostante la semplicità della ricetta, ho chiesto a Dennis di scriverla nel mio cocktail passport.
Sebbene Dennis Zoppi sia molto rispettato nel mondo di mixology, l’incantevole Smile Tree non viene mai premiato nel World’s 50 Best Bars. Forse il motivo è che lo Smile Tree si trova a Torino, una città poca frequentata dai turisti e dagli esperti di bere bene. É un peccato perché lo Smile Tree è uno dei cocktail bar più importanti d’Italia, nella stessa categoria del 1930, Nottingham Forest e Jerry Thomas Speakeasy.
Ho coronato il mio sogno di andare a bere un drink da Dennis Zoppi allo Smile Tree. Ora non vedo l’ora di tornarci.
Feburary 2016 (Review by Toney)
Toney, the main photographer at questamiamilano thanks to his great skills with his Nikon D750, recently visited Smile Tree after my strong recommendation. Here are his impressions and photos of Smile Tree:
Smile Tree and Dennis Zoppi – this is all I have been hearing from Shane for the past two years. So when I finally had the chance to visit Torino, my priority was to pay a visit to the famous cocktail bar of Dennis Zoppi. To my disappointment, Dennis was not working the evening I stopped by. As I entered the bar, which has a friendly and inviting environment, the first thing I noticed were the cocktail glasses and bottles hanging from the ceiling, with walls decorated with patches of green leaves. There were two young female bartenders that evening who introduced themselves as Carlotta and Carlotta! What are the odds?
My group ordered three cocktails: the gin-based Made in Italy, the Bloody Mary called Saveurs de France and Fragole d’inverno for the lady in the group. To our suprise Dennis showed up to greet his staff before retiring for the day. Meanwhile Shane whatsapped Dennis to let him know I was in his bar. Knowing he was a good sport, I asked for his permission to take photos. He was such a nice and down to earth gentleman. He not only granted my request to take photos, but even offered to be in some of the photos, even if he was not in peak form after just getting off a long flight from Dubai. Before leaving the bar, he encouraged me to try the “Ciciarampa” (Jabberwocky) cocktail – he explained that this drink takes its name from the famous Jabberwocky poem. The base of the drink is Manuela, made of distilled habanero with the spiciness removed so one can better appreciate the flavour of the hot chilli pepper. The distillation of the habanero was optimized in Dennis Zoppi’s cocktail lab by carefully varying the pressure and temperature of the process. The cocktail was well presented with maize, olives and a celery-like vegetable. The aroma of this drink reminded me of the super hot chilli pepper, rated at 100 000 – 350 000 on the Scoville scale. The unique combination of the scent of chili pepper and the bitter is something you would never expect in a cocktail. Thanks to Dennis I was able to finally enjoy the real flavour of habanero without setting my mouth on fire.
Fragole d’inverno (winter strawberries) was an easy and sweet drink with aperol, strawberries, dry vermouth and a pinch of salt. The Saveurs de France was a nice bloody mary with vodka, mustard seed, tomato juice, salt and white pepper. No Egg Nog which looks like a feeding bottle for adults was delicious: it contained Vermouth bianco dolce, caramel liqueur, pineapple juice, sugar syrup, soy milk and nutmeg powder.
Before we called it a night, I asked Carlotta (the blonde one) if she could demonstrate some cocktail art for our photo archives. She responded in a sweet voice “I’ll make something special for you.” Her elegant mixing, stylish flip of the wrist to pour the jigger, and attention to detail when she garnished the drink was a feast for the eyes. No doubt she has perfected her form under the watchful eyes of Dennis. I will definitely return to Torino and Smile Tree to watch the master at work, savor his recommended drinks and hear the ideas and stories from which he drew inspiration for his amazing cocktails.
May 2016
I recently visited Smile Tree while Zoppi was away on business. In his place, the beautiful and talented Alice Dosio was behind on the stick. Alice even made me a smoked cocktail worthy of my cocktail passport, the "Jordan" with Ardbeg Ten, Vermouth Dry Cinzano 1757 and Karkadè (Hibiscus tea) syrup. She also made me a beautiful and delicious Old Fashioned.