L'Americano delle Langhe del MaG cafe by shane eaton

4 anni fa, Flavio Angiolillo del MaG cafè ha avuto l’idea di fare un twist su un drink classico, l’Americano, che fu ideato nel 1860 al bar di Gaspare Campari a Milano. L’Americano era chiamato prima il Milano-Torino grazie ai suoi ingredienti: il Campari di Milano e il vermouth di Torino. Si aggiunge anche un po' di soda al cocktail ideale per un aperitivo.

L'origine del nome dell'Americano è un mistero. Alcuni dicono sia un omaggio a Primo Carnera, un boxer italiano molto conosciuto in America negli anni '30. La teoria più probabile è che si chiami Americano perché era molto popolare tra i turisti americani che venivano in Italia durante l'epoca del proibizionismo.

L'Americano è un cocktail ufficiale della IBA, benvoluto da tanti dei miei amici bartender per il suo gusto bitter, piacevole al palato. L’Americano è anche il padre del Negroni. Non siete ancora convinti? L'americano è stato il primo cocktail ordinato da James Bond nel film Casino Royale.

La rivisitazione di Flavio è stata ispirata dal Piemonte. Lui ha pensato di aggiungere una spuma di albume montato e aromatizzato con un liquore delle Langhe, il Frangelico, che regala al drink una delicata nota di nocciola. Ho visto il drink per la prima volta sulla serie Mixologist del Dmax, quando Flavio ha suggerito al partecipante Luca Simonetta (My Lounge, Lecco) di presentare il drink per la finale.  

Qualche giorno fa mi ero seduto al banco del MaG, e ho chiesto a Flavio di questo aperitivo particolare. Mi ha spiegato che dopo Mixologist aveva l’idea di spingere il cocktail al MaG. Poi ha scoperto che Dario Comini, il noto mixologist, aveva già un cocktail simile in lista al Nottingham forest, un Negroni preparato con un velluto di vodka e vaporizzato con l’essenza di noce. Per rispetto al grande Comini, Flavio ha deciso di lasciar perdere il suo twist sull’Americano.

Ma il drink non è stato dimenticato. I clienti del MaG, che avevano visto il drink in transmissione su Mixologist, continuavano a richiederlo. Anche se non è stato mai in lista, l’Americano delle Langhe è diventato uno dei drink più conosciuti del MaG. I bevitori milanesi hanno addirittura iniziato a chiedere la variante dell’Americano negli altri locali di Milano. E così Flavio ha deciso di cambiare idea. 

Il drink che visivamente ricorda la “Meringa della nonna” (cit. Leo Leuci) è molto particolare, quasi da meditazione, grazie ai sentori di nocciole piemontesi. Ma L’Americano delle Langhe è anche facilmente riproducibile e Flavio vorrebbe che i bartender iniziassero a farlo, nel modo giusto, nei propri locali. 

Ed ecco a voi, signore e signori, l’Americano delle Langhe…

30 mL Campari

30 mL Cinzano Rosso 1757

Spuma con l’albume d'uovo con Frangelico

Scorza di arancio

Foto da Toney, testo da Shane, aiutino da Agnese

Classic Malts at Harp Pub Guinness by shane eaton

In 1987, the company United Distillers was formed in Scotland. The Guinness-owned company had six important scotch whiskies, referring to the series as “Classic malts”, with each single malt coming from a different whisky region in Scoltand. The idea was to highlight the best expressions of the various scotch-making regions. In 1997, Guinness merged with Grand Metropolitan to create Diageo, but the Classic malts series was maintained. In fact, the Classic Malts is one of the most important marketing strategies of Diageo, with the bottles often packaged together in a kit.

The series includes:

- Glenkinchie 10 (Lowland)
- Cragganmore 12 (Speyside)
- Dalwhinnie 15 (Highland)
- Oban 14 (West Highland)
- Talisker 10 (Isle of Skye)
- Lagavulin 16 (Islay)

Last Saturday, thanks to Angelo Corbetta’s vast and rare collection of whiskies at Harp Pub Guinness, I had the privilege of participating in a tasting of the Classic Malts from 1992, just after the series was launched. The special tasting was led by the whisky experts Giacomo Bombana and Jacopo Grosser of whiskyfacile.com. The guest of honor was Franco Gasparri, Ambassador of Diageo Italy and Keeper of The Quaich, making him part of an exclusive, international community of people recognized for their outstanding commitment to Scotch whisky.

There were about 20 whisky lovers at the tasting, with most voting for the Talisker as their favorite. I personally preferred the Lagavulin 16 for its peaty smokiness. I also enjoyed the simpler Glenkinchie 10 for its sweetness and drinkability.

In addition, we sampled a Lagavulin 12 White Horse bottled in the 1980s, a heavenly scotch that fetches over 1000 euros on auctions.

The Classic Malts 

The Classic Malts 

Jacopo and Giacomo

Jacopo and Giacomo

6 drams for 6 scotch whisky regions

6 drams for 6 scotch whisky regions

Talisker 10

Talisker 10

Lagavulin 12 White Horse

Lagavulin 12 White Horse