MAG / by shane eaton

where everbody knows your name :: voto 9.5/10 :: €8 per un cocktail

La prima volta che mi parlarono del MAG mi trovavo sul Naviglio Grande, al Pont de Ferr, il mio ristorante preferito di Milano. Dopo un altro pasto incredibile, il capo cameriere mi chiese come mai quella sera non avevo ordinato del vino, com’ero solito fare. Gli risposi che io e alcuni amici avevamo in programma di bere qualcosa dopo cena al Rita, un cocktail bar carino lì in zona. Ancora non sapevo, però, che ero sul punto di ricevere la migliore raccomandazione della mia vita…

Il cameriere de Al Pont de Ferr mi suggerì di provare il MAG invece, il quale, mi disse, era gestito da due barman eleganti e talentuosi di nome Flavio e Marco. Sebbene non ebbi il coraggio di andare al MAG quella sera, ci tornai da solo Domenica pomeriggio per provare un Corpse Reviver no. 2, un drink appropriato viste le mie condizioni dopo un sabato sera a Milano. Mi sedetti ai tavolini esterni che davano direttamente sulla strada, proprio accanto al canale principale di Milano. Sebbene fossi l’unica persona al locale a quell’ora di pomeriggio Flavio ci mise comunque dieci minuti a preparare il mio cocktail composto da gin, succo di limone, cointreau, lillet e assenzio. Anche se non sono mai di fretta, non ero abituato ad attendere così tanto per un cocktail viste le mie molte esperienze precedenti a locali commerciali. Come Flavio mi spiegò in seguito, loro preparano ogni cocktail con incredibile attenzione ai particolari così che il risultato finale possa essere un piacere da bere, vedere, annusare e toccare. Il Corpse Reviver no. 2 era bilanciato e fresco e mi ha fatto istantaneamente dimenticare del mio post sbronza. Subito pensai: “E’ a un altro livello!” Questo pensiero assomigliava molto alla sensazione che ebbi quando dieci anni prima provai un Masi Costasera Amarone, innamorandomi immediatamente dei vini rossi italiani. Mi ero innamorato di nuovo, ma questa volta dei cocktail. Niente più Spritz o cazzate con succhi o frutta. Avevo bisogno di scoprire di più su questo fantastico mondo di drink miscelati…e subito.

Il fine settimana successivo chiesi alla mia amica Annalisa di venire con me al Mag per un drink. Anna è la mia migliore amica e condivide con me lo stesso amore per il cibo. Decisi di sedermi nuovamente ai tavolini all’aperto dal momento che il clima nelle sere di settembre era ancora piacevole e il Naviglio Grande è stupendo di notte. Da quel momento in poi avevo trovato il mio barman di fiducia (Marco, scusa per averti ignorato all’inizio) e chiesi alla cameriera di portarmi il drink preferito di Flavio. Quindici minuti più tardi Flavio venne fuori portandomi personalmente il drink: un Aviation (gin, succo di limone, maraschino, crème di violette). Ci raccontò una bella storia riguardo quel drink e spiegò il motivo per cui era il suo preferito. Al primo sorso potei capire il perché – era un drink fantastico e rinfrescante con un bilanciamento perfetto tra il dolce del Marasca cherries, il secco del gin, l’aspro del succo di limone e la fragranza floreale del crème di violette. Flavio aggiunse anche due zuccherini esotici al lato da assaporare dopo il cocktail per cambiarne il profilo aromatico.

Alle seguenti (numerose) visite mi sedetti sempre al bancone per studiare i barman alle prese con la creazione dei loro interessanti cocktail. Quando qualcuno apre la porta del Mag ha la sensazione di entrare in un cafè Parisian a Montmartre. Il locale è decorato con buon gusto e ci sono degli armadietti antichi, debolmente illuminati la sera, contenenti rare bottiglie di liquori. Questo dona al Mag un’atmosfera intima e rilassante. Potrei dire che il mio cocktail preferito è il Two, un drink molto alcolico su base whiskey che Flavio mi ha suggerito conoscendo i miei gusti e che non si trova sul menù. Il recipiente contenente la bevanda è posto all’interno di un altro bicchiere pieno di ghiaccio per mantenerlo fresco. Prima di assaporare il cocktail bisognerebbe annusare la decorazione a lato a cui viene dato fuoco (solo lui sa di cosa si tratta). Non è solo bello da vedere…il profumo e profilo aromatico di questo cocktail ti manderanno fuori di testa.

Alla fine, bisogna dirlo, tutti i baristi del Mag hanno un dono. Lorenzo "Pischello" il nuovo arrivato al MAG, è una persona molto solare e fa dei drink buonissimi. Chiedetegli il suo drink fatto con la nocciola. Se avrete la fortuna di sedervi di fronte ad Andrea Dracos, uno dei nuovi barman del Mag, chiedetegli un One Piece, un Old Fashioned rivisitato o qualunque sua recente creazione (il cocktail con olio d’oliva è incredibilmente buono, ma anche quello alla cannella). Un altro nuovo arrivo è Mirko Turconi. Quest'estate, lui è stato il mio barman di fiducia, grazie allo Smoked Sweet, un drink a base di scotch e barolo chinato. Da provare anche il suo negroni rivisitato (nella foto). 

Dopo quasi due anni che visitavo il Mag regolarmente presi coraggio perprenotare per una festa tra amici. Una prodezza del genere è tipicamente impensabile al Mag, soprattutto il sabato sera. Quando scrissi a Flavio lui cortesemente acconsentì alla mia richiesta accettando la prenotazione, la sua risposta, però, mi confuse alquanto. Mi chiese a che bar avevo intenzione di prenotare. Sebbene perplesso non ci pensai più di tanto e risposi che intendevo prenotare un tavolo al Mag.

Due settimane dopo la prenotazione al Mag, Flavio mi scrisse così dal nulla: “Come mai non sei ancora stato al nostro nuovo locale?”

“A che bar?”, risposi.

“Un locale privato, nascosto. Perché non ci fai un salto?” disse lui.

“Verrò stasera stessa!” Esclamai…non avevo idea di essere sul punto di scoprire il locale più bello di Milano e trovare l’ispirazione per iniziare a scrivere questo blog… 

 

two by flavio

two by flavio

Farmily Pink Lady

Farmily Pink Lady

Americano delle Langhe

Americano delle Langhe

 

My introduction to MAG started on Naviglio Grande, at Al Pont de Ferr, my favorite restaurant in Milano. After another amazing meal, the head waiter asked me why I hadn't ordered any wine that evening as I usually do. I told him me and my friends were planning to do our real drinking after dinner at Rita, a nice cocktail bar nearby. Little did I know that I was about to receive the best recommendation of my life...

The waiter from Al Pont de Ferr suggested I try MAG instead, that he said was run by two well-dressed and very talented barmen named Flavio Angiolillo and Marco Russo. Although I didn't have the courage to go to MAG that evening, I went back alone on a Sunday afternoon to try a Corpse Reviver no. 2, an appropriate drink given my condition after a rough Saturday night in Milano. I sat outside on their beautiful patio on the street, right next to the main canal of Milano. Although I was the only person at the locale that early afternoon, it still took about 10 minutes for Flavio, to prepare my cocktail consisting of gin, lemon juice, cointreau, lillet and absinthe. Although I am never in a hurry, I wasn’t used to such a lengthy wait for a cocktail from my many experiences at commercial drinking establishments. As Flavio later explained, they make each of their cocktails with careful attention to detail, so that the final product is a pleasure to drink, see, smell and touch. The Corpse Reviver no. 2 was balanced and fresh, instantly making me forget about my hangover. My first thought was: “This is another level”. It was the same feeling I had when I tried a Masi Costasera Amarone 10 years earlier, instantly falling in love with Italian red wine. I had fallen in love again, but this time with cocktails. No more boring Spritzes, Long Islands and Mojitos. I needed to know more about this exciting world of mixed drinks, and soon.

The following weekend, I asked my friend Annalisa to join me at MAG for a drink. Anna is my best friend and shares the same love for food as me. I decide to sit again on the patio, as the September evening weather was still pleasant and the Naviglio Grande canal is absolutely beautiful at night. Since by now I had found my favorite barman (Marco, sorry for ignoring you in the beginning), I asked the waitress to bring me Flavio’s favorite drink. Fifteen minutes later, Flavio came outside to personally deliver the drink, an Aviation (gin, lemon juice, maraschino liqueur, crème di violette). He told us a beautiful story about the drink and why it was his personal favorite. On the first sip you could see why – it was a beautiful and refreshing drink that had a perfect balance between the sweetness of the Marasca cherries, the dryness of the gin, and the sourness of the lemon juice. Flavio also included two exotic sugars on the side, to be tasted right after the cocktail to change its flavor profile.   

On the following (numerous) visits, I sat always at the bar, to study the barmen as they made their interesting cocktail creations. As you open the door at MAG, it feels like you are entering a Parisian café in Montmartre. The locale is beautifully decorated with antique cabinets filled with rare liquor bottles and at night is dimly lit, giving MAG an intimate and relaxing atmosphere. Perhaps my favorite cocktail at MAG is the Two, a stiff whiskey-based cocktail that Flavio made for me personally and you won’t find on the menu. The drinking receptacle is placed inside another glass full of ice to keep it chilled. Before savoring the cocktail, you are meant to smell the fire roasted adornment on the side (only he knows what it is). It’s not only beautiful to see…the perfume and flavor profile of this cocktail will blow your mind.

As it turns out, all of the bartenders at MAG are gifted. If you are lucky enough to sit in front of Andrea Dracos, one of the newest barmen at MAG, ask for a One Piece, modified Old Fashioned or any of his other latest creations (the cocktail with Olive Oil is insanely good or the cinnamon-based cocktail). An important recent addition to the team is MIrko Turconi, a superb bartender for his greatly mixing skills and friendly nature. 

After nearly 2 years of visiting MAG regularly, I had built up the courage to make a reservation for a friend’s party. Such a feat is typically impossible at MAG, especially on a Saturday night. When I messaged Flavio, he politely agreed to accept the reservation but confused me in his reply. He asked me at which bar I wanted to make the reservation. Although perplexed I thought nothing of it and told him I wanted a table at MAG.

Two weeks after the reservation at MAG, Flavio wrote me out of the blue: “How come you haven’t been to our new bar yet?”

“Which bar?”, I responded.

“A hidden, private bar. Why don’t you stop by?”, he said.

“I'll be there tonight!” I exclaimed…little did I know that I was on the verge of discovering the most beautiful locale in Milano, and the inspiration for starting this blog…