primi e cotolette da sogno :: 9/10 :: €35 per una cena con primo, cotoletta e calice di vino
Giuseppe e Antonella Rota hanno aperto il Ristorantino della Carne (Via Solari 12) qualche mese fa. Invece di focalizzarsi su un'unica regione, propongono piatti da tutto il paese - dalla pasta alla norma al cacio e pepe, dalla cotoletta alla milanese alla bistecca alla fiorentina. Ci si sente proprio a casa grazie all'intimità del locale e all'accoglienza della famiglia Rota. Siamo stati così bene che siamo rimasti più di 3 ore al Ristorantino della Carne!
Abbiamo iniziato l'avventura culinaria con un ottimo piatto di antipasti: i crostini di polenta con zola e funghi, le bruschette con tartare, salsiccia e scamorza, e il salame. Tutto buonissimo, specialmente i crostini di polenta con lo zola, da favola, di cui ci hanno portato molto gentilmente un bis.
Seguendo il loro consiglio, ho chiesto gli spaghetti alla chitarra cacio e pepe come primo piatto. Come alcuni di voi sapete, questo è il mio piatto preferito, che di solito mangio a Roma Sparita a Trastevere. Quando mi propongono un bel cacio e pepe, di solito lo rifiuto perché questo piatto "semplice" di pecorino romano e pepe è difficilissimo da fare bene. Ma appena è arrivato il cacio e pepe al Ristorantino della Carne non potevo non sorridere. L'aspetto e il profumo erano giusti. E il gusto? Squisito! Mi ricordava il cacio e pepe eccellente del ristorante Cacio e Pepe vicino a Piazza 24 Maggio. Complimenti allo chef Marco de Santis per aver realizzato un cacio e pepe straordinario! Toney ha optato invece per il risotto con radicchio e scamorza, fatto moto bene - al dente e saporito, ma non proprio al livello del fuoriclasse cacio e pepe.
Il punto forte della cucina potrebbe essere "l'orecchia di elefante", una cotoletta gigante con 30 scelte diverse come topping. Abbiamo preso quella con le patate saltate al rosmarino e quella con lo zola e le noci. Quando sono arrivate, mi hanno fatto spaventare. Sono grandi come la pizza a rot' 'e carro di Gennaro Rapido! Non pensate di mangiare un primo e un'orecchia da soli! Ci ho provato ma dopo aver finito solo la metà della porzione, ho chiesto al simpatico tavolo accanto a noi di aiutarmi (grazie Maurizio e Tiffany!). Entrambe le cotolette erano buonissime ma ho preferito l'accompagnamento particolare di zola e noci. La carne è deliziosa e per niente secca come succede troppo spesso a Milano.
L'innovazione del menù è che quasi tutti i piatti sono replicabili gluten free! Michele D'Amore, ecco il posto perfetto per te! Un bel esempio della loro cucina sana è la torta senza glutine e lattosio con crema pasticceria (con latte di soia), pan di spagna (con mix di farine senza glutine), gocce di cioccolato fondente belga al 70% e frutti di bosco. Fantastica!