Ieri, Claudio Riva del Whisky Club Italia mi ha invitato ad una degustazione di whiskey irlandesi per St. Patrick's Day al Cinc. C'era anche una lista di cocktail a base di whiskey irlandese dedicata a questo giorno speciale. Le ricette sono state create dal mitico Massimo Stronati (ex Doping Club). Oltre a incontrare Stronati per la prima volta, ho avuto il piacere di conoscere Luca Pirola, il simpatico propertario del Cinc e Bartender.it, e anche l'organizzatore di Aperitivi & Co, Agave Experience, Rum Day e Gin Day.
Il whiskey irlandese, che cos'è? Si ottiene da acqua, vari cereali maltati e non e lieviti selezionati. Si caratterizza dal fatto di subire tre distillazioni invece di due come lo Scotch whisky. Un'altra differenza è il processo di maltaggio: i forni in Irlanda non lasciano passare il fumo prodotto dalla torba (molto male lo so!). Per cui, il whiskey irlandese è più morbido rispetto allo Scotch.
Abbiamo provato 5 whiskey irlandesi. I primi due erano degli anni 70 (Jameson, Bushmills) e gli ultimi 3 erano whiskey moderni e blended, invecchiati con botti di vino. Preferivo lo stile vecchio perché era più complesso e da "uomo". Ma neanche l'irish whiskey fatto con la vecchia maniera può raggiungere il livello di complessità di uno scotch whiskey torbato.
I cocktail migliori della serata erano il Tin Whistle (stile Manhattan con Irish whiskey, assenzio, dry orange curaçao, maraschino, Angostura, oliva e limone) e lo Shamrock servito in un bicchiere Collins (irish whiskey, succo fresco di limone, miele al timo e cannella, albume, bitter, soda/ginger beer).